
Tornare a Parma è ormai diventata una scusa per comportarmi da turista nella mia stessa città e approfittarne per godermi un pasto tipico emiliano in uno dei tanti eccellenti locale che la piccola Parigi può vantare.
Qualche tempo fa è stato il turno dell’Osteria dei Servi in piazza Ghiaia, in pieno centro storico di Parma, locale molto rinomato tra i miei concittadini e dove infatti ho goduto di uno dei pasti più buoni da inizio 2019.
Dal locale al menù (super ricco, ma al tempo stesso eccellente), tutto colpisce di questo locale; motivo per cui è da inserire tra i vostri indirizzi per una futura gitarella primaverile a Parma.
Senza stare ad elencarvi tutte le voci che trovate sul menù (che potete consultare tranquillamente anche sul loro sito), vi dico direttamente che avete l’imbarazzo della scelta.
Cose che mi sono piaciute tanto:
Difatti, quando siamo stati a pranzo, io e Filippo, abbiamo voluto optare per qualcosa di più particolare (essendo ormai esperti conoscitori dei salumi della nostra zona eh eh), ovvero il tris di polentina morbida al burro, che rientra tra “Le sfiziosità dell’Osteria”.
Prima ancora di servire l’antipasto ci hanno portato un cesto (anzi, una scatola in latta) assortito con pane, focaccia e grissini di loro produzione (questi ultimi due veramente spettacolari… e se il mix di pane di un locale è buono, per me sono tutti punti aggiunti!), assieme ad uno strolghino di culatello del Salumificio Rossi, produttori di salumi dal 1800 del paese di Fontanellato.
Il Primo Tempo del menù dell’Osteria dei Servi è costituito da una lista bella ricca di piatti a base di pasta fresca, preparata ogni giorno da Giuseppina e Luisella, le “pastine” , che preparano tortelli, tortellacci, pappardelle, anolini, gnocchi e ogni tipo di meraviglia con il rigore della tradizione.
Qui sotto le scelte mie e di Filippo (entrambe di una bontà eccelsa):
Anche la lista dei secondi è davvero invitante, ma a quel punto io e il mio fido compagno di (buone) mangiate eravamo più che sazi. Tuttavia, il Secondo Tempo del menù si divide in proposte di carni bianche, carni rosse e carni alla griglia.
Avessi avuto ancora uno spazietto nello stomaco avrei scelto tra:
Per essere un’osteria i prezzi sono leggermente più alti rispetto a quelli che ci si aspetterebbe: il tris di polentine veniva 14,50€ (e ci si poteva mangiare benissimo in tre), i tortelli 11,00€, i tagliolini 14,50€, mentre il coperto viene 2,50€.
Tuttavia, le porzioni sono soddisfacenti e soprattutto è innegabile la qualità dei piatti. Se poi ci aggiungiamo l’atmosfera calda e familiare (seppur curata, e non a caso) in cui ci si immerge allora capite come mai questo è uno degli indirizzi più amati dai parmigiani stessi. Da provare poi, nella bella stagione, la carinissima location dei tavoli all’aperto in Piazza Ghiaia.