Il banana bread, o pane alla banana (ma noi siamo bravi e continuiamo ad usare il termine inglese), è un tale must have sulle tavole degli americani da avere persino un giorno tutto dedicato: negli USA il 23 febbraio è la giornata nazionale del banana bread… did you know?
Ovviamente anche noi italiani ci siamo fatti prendere la mano e a mio parere è uno dei dolci più “confortevoli” per le colazioni d’inverno poiché è: semplice e rapido da preparare, nutriente e, per quel che mi riguarda, si può anche evitare di aggiungere ulteriore zucchero dato il potere dolcificante delle banane belle mature.
Per cui, complice (aridaje) una simpatica pandemia e una fitness challenge che avevo lanciato su Instagram, ho pensato bene di inaugurare nuovamente la stagione dei dolci da forno con un bel plumcake da colazione.
Tra un plumcake vegano alle carote e noci (altro mio cavallo di battaglia) e il banana bread, avete optato per quest’ultimo: quindi eccovi accontentati!
INGREDIENTI:
- 150ml albumi (da montare)
- 3 banane medie belle mature (2 schiacciate 1 sopra) (più sono mature più sono zuccherine e quindi più alto sarà il loro potere dolcificante)
- 200gr farina (metà integrale e metà d’avena o 00)
- 50gr maizena
- 20gr miele o sciroppo d’agave/ d’acero
- 20ml olio di girasole
- 100ml latte vegetale alle nocciole (in alternativa usate quello che avete a disposizione)
- 1 manciata di nocciole da spezzettare grossolanamente q.b (la scelta della frutta secca ha infatti determinato quella del latte vegetale da usate, ma anche in questo caso potete fare con ciò che avete a disposizione o vi piace di più) (non le ho pesate, ma secondo me un 50-60gr li ho utilizzati)
- 1 bustina (16g) lievito per dolci
- come topping per decorare la superficie del bread: granella di fave di cacao, fiocchi di avena e qualche altra nocciola
COTTURA: 50 min in forno statico a 185°
PROCEDIMENTO:
- schiacciate per bene due banane con una forchetta e versate la purea ottenuta in una larga ciotola;
- in questa ciotola aggiungete per primi tutti gli ingredienti umidi eccetto gli albumi e mescolate con una frusta;
- dopodiché aggiungete gli ingredienti secchi, ovvero le due farine (queste passatele preferibilmente a setaccio), la maizona e il lievito;
- come ultimo passaggio, in una ciotola dai bordi alti a parte, montate per bene a neve gli albumi usando una frusta elettrica, dopodiché incorporateli poco alla volta al composto principale mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno o spatola dal basso verso l’alto per non smontarli e far prendere aria all’impasto;
- versate il composto finale in uno stampo apposito (io l’ho semplicemente oliato e infarinato, ma se avete uno di quegli spray antiaderente per dolci tanto meglio), incidete la terza banana per il lungo e disponetela sulla superficie, infine, se volete fare come me, decorate con qualche fiocco d’avena, un po’ di granella di fave di cacao e nocciola spezzettata;
- last but not least, fate cuocere in forno statico preriscaldato a 185° per 50 minuti (buttate sempre un occhio per vedere se è il caso di tirarlo fuori appena prima o appena dopo).
CONSERVAZIONE:
Fuori dal frigo conservatelo in un contenitore ermetico fino a massimo 3-4 giorni, in alternativa potete anche tranquillamente congelarlo.
P.S per la versione che invece ha ispirato la qui presente ricetta, vi invito a visitare il sito dei dolci di Veronica.


